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Lisetta
Repko
yvonlisarepko@gmail.com
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Descrizione
Con i miei colori cerco di riaccendere una memoria sopita dell’antico. La tensione che c’è tra il “paesaggio” e le “forme” è per il mio sguardo così intensa, da non poter immaginare colori, che mi distraggano da questa relazione armoniosa…che non è solo colore, ma una invidiabile integrazione tra paesaggio naturale e l’intervento dell’uomo.
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Biografia
Lisetta Repko è nata a Zeist in Olanda nel 1959 vive e lavora a Roma.
1985-86: ha lavorato in Olanda con la pittrice Koosje van Keulen.
1987-89: Frequenta l'Accademia d’Arte Plastica. San Carlos, Città del Messico.
1991: con la pittrice tedesca Marina Haas, lavora nello studio della FAO di Roma.
2007: Questo periodo la vede impegnata nello studio privato di Marina Haas
2011: con la Muzi ed altri partecipa al laboratorio degli amici del nudo di “artebottega” nello studio di Via Corinto
Alcune opere (cliccare sull'asterisco)
* Studio di Koosje van Keulen (1985-1986)
* Città del Messico(1987-1989)
* Roma e dintorni (1990)
* Il Parco degli Acquedotti (1990 - 1995)
* Laghi e vulcani (1999)
* L'Aloe Vera (2000)
* Opere varie (2007-2009)
* Nello studio di Marina Haas (2009)
* Paesaggi (2009)
* Il lago di Nemi (gennaio 2012)
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Percorso
Il mio percorso artistico parte dall’esperienza con pittori che della forma e del colore ne hanno fatto una realtà di lavoro e di vita artistica. Dalla pittura in Olanda ai disegni in terra messicana, tutto è basato su l’assenza forzata di effetti pittorici, fino ad arrivare poi alla ricerca concreta sviluppatasi nel definitivo approdo italiano.
Il mio rapporto con l’arte inizia a concretizzarsi e prendere forma precisa, con le immagini del paesaggio delle antiche rovine che erano intorno alla mia abitazione romana, lo “Statuario”.
Pur non essendo una zona del centro storico, la “Statuario” è una zona particolare della grande periferia urbana, di “bellezza perfetta”, come esprime già l’etimologia del nome: da una parte la forza dell’acquedotto romano (Appio Claudio)*, con la sua incisiva penetrazione nel paesaggio e dall’altra la delicatezza, l’eleganza, il cuore fragile della Villa dei Quintili*. Come pittrice ho trovato questo doppio, una grande e continua fonte di ispirazione, una energia che si è riversata nel mio lavoro.
L’immagine di queste rovine è stata fin da subito il punto centrale, che volevo focalizzare. La prima importante decisione è stata infatti quella di semplificare tutti gli altri elementi. Volevo evidenziare e risaltare queste forme: da qui la scelta monocromatica, l’essenzialità e l’assenza di dettagli che caratterizzano la mia natura artistica. La tensione tra il paesaggio circostante e queste forme è stata infatti per il mio sguardo così intensa, dal non potermi immaginare colori che distraessero da questa relazione. Per me l’”armonia pittorica” non è solo colore, ma una invidiabile integrazione tra paesaggio naturale ed intervento dell’uomo.
Da questa prima forte impressione è nata la scelta attuale della tecnica e dei colori che io uso per dipingere: sono pigmenti di terra i primi colori usati dall’uomo: Siena Naturale, Terra Verde, Terra d’Ombra Naturale e Terra d’Ombra Bruciata e il nero, riuscendo ad armonizzare tinte tenui e materiali naturali.
La mia idea artistica non è solo una pittura di paesaggi, ma la complessità di questo soggetto mi ha permesso di raccontare movimenti “astratti” dell’anima: solitudini, rapporti di forza, maternità e distacchi. Spetta naturalmente allo spettatore individuarle e riviverle personalmente.
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Eventi
*Cliccare dove c'è l'asterisco e la sottolineatura per aprire la scheda
1995: Mostra nella Sede romana della FAO (personale)
1995: * Teatro Furio Camillo all’interno della manifestazione promossa tra gli altri dal Comune di Roma “La Passione – Pasolini al Mandrione”
1996: sala del Consiglio della X Circoscrizione, in collaborazione con l’Ambasciata dei Paesi Bassi a Roma. "Tratti del Parco degli Acquedotti”*
1997: Lezione sulla sua tecnica e sulle ragioni della sua pittura all’Istituto Tecnico Commerciale “L. Lombardo Radice”, promossa da Italia Nostra, all’interno dell’incontro su “Via Appia e il complesso monumentale della Villa dei Quintili”*.
1997: *Tuscania, ex chiesa di Santa Croce, all’interno della seconda edizione del “Festival di Torri di avvistamento” in collaborazione di Associazione Arte in Comune, Regione Lazio Assessorato Cultura, Turismo e Spettacolo.
1997: *Associazione Teorema, IV Miglio di Roma, una mostra ed una presentazione.
1997: Sala Consigliare della X Circoscrizione, Comune di Roma, (presentazione del libro “Il Parco degli Acquedotti” di Legambiente Lazio, Circolo 7 – Acquedotti.
1998: *Tarquinia, Società Tarquinese d’Arte e Storia, all’interno della Terza edizione del “Festival di Torri di avvistamento” in collaborazione di Associazione Arte in Comune, Regione Lazio Assessorato Cultura, Turismo e Spettacolo.
1999: La sua predisposizione a la salvaguardia del patrimonio archeologico, partecipa con la sua immagine e quella del marito, alla pubblicazione del 1° numero dei “Quaderni dell’Appia Antica”* con testi e foto di vari autori e fotografi sulla Campagna Romana, in particolare dell’Appia Antica, edito in occasione del “250° Anniversario della nascita di J. Wolfgang Goethe”.
1999: Calcata: “Mostra personale di pittura – Vulcani e Acquedotti”*.
2009: Alla *Galleria Arte Roma Design (GARD) “Arte & Solidarietà”, col patrocinio del Comune di Roma
2009 – 2010 – 2011: *Pettorano sul Gizio mostra
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