Cencio
ZAZZERA C.
l'arte della semplicità
lisazaz@email.it
 
Descrizione
Per me l'arte è un momento particolare di evasione... i colori che ho in mente prendono vita al momento che decido il soggetto da riprodurre sul supporto. Il supporto prende subito il colore del mio pensiero (cioè quello che mi passa per la testa) e allora i personaggi contano poco, possono essere quadri già visti o già riproposti... per me la pittura e far scaturire il colore che sai... che vuoi far esplodere e mettere nel risalto giusto e da la perfetta collocazione alla figura pensata... senza colore l'arte non esiste.

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Biografia
Cesare Zazzera, in arte "Cencio", nasce a Roma il 7 gennaio del '39... la famosa "classe de fero" che per paura di arrugginire, preferiva il vino a l'acqua... per disprezzo alla povertà e alla fame subita, quando le cose migliorarono, inventò la frase (a dì la verità la inventò sua nonna che era sorda)... "er pane fa' diventa' sordi". Da allora solo  companatico.

Autodidatta, apprende l'arte del colore facendo il mestiere di pittore... decoratore, edile e tant’altro.

Passato all'antiquariato, restaurando mobili e facendoli invecchiare a forza di fucilate a pallettoni. Emerge sempre di più il momento creativo e in pittura si fa apprezzare per la semplicità delle sue opere e la candidatà realtà del colore.

Molto schivo del mondo dell'arte, non partecipa a mostre, nè a momenti creativi "ensemble"... potremmo descriverlo come: “il pittore solitario”, ma pieno di creatività ed estro artistico, specialmente nella creazione e miscela dei colori.

Vive e dipinge a Roma, nel quartiere di Centocelle, dove oltre alla schedina tutti i sabati, alle parole incrociate e agli incontri culinari, non disdegna il gioco del lotto... e tutti gli altri giochi possibili.

* Artista dialettale (opere del 2012)

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Percorso
La visione delle pareti da affrescare... è stato sempre il suo modo di proporre l'arte, perciò il suo percorso artistico, molto è dipeso, dal suo "mestiere" il decoratore... e imbianchino! Lo studio della carta da parati, il gusto dell'intreccio dei colori sulle pareti, hanno obbligato Cencio ad un percorso obbligato, dove il gusto nell'applicazione del colore o delle variopinte carte... trovava adattamento all'ambiente dove operava, all'arredamento degli ambienti e perché no, anche alla personalità del cliente, attraverso le richieste e i gusti.

Questo percorso l'ha portato ad un gusto costruttivo, che nelle sue semplici opere è riportato con maestria nelle sue miscele che niente hanno a che vedere nella materia confezionata e acquistata, tutto diventa di sua proprietà, il colore acquista la personalità e il calore dell'artista che lo lavora... e questa è la sua più grande ed interessante qualità... il colore "sono me!".

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Eventi